Ieri, oggi e domani
L’inverno in giardino è anche una stagione di riflessione e progettazione: che si fa l’anno prossimo? Realizziamo una nuova aiuola? Sistemiamo le zone umide, dove le specie più esuberanti hanno preso il sopravvento sulle altre? Finiamo il lavoro su cartellinature, segnaletica e percorsi di visita? O mettiamo finalmente mano all’offerta didattica, per farci trovare pronti quando le scuole potranno bussare alle nostre porte?
Oltre a rispondere a tutte queste domande, le prossime settimane ci vedranno al lavoro per realizzare un’idea partita dal ritrovamento di questo agile libretto, qui adagiato su un morbido letto di ginkgo. Si tratta dell’elenco originale, datato 1791, con le piante che l’abate Guatteri, “padre” dell’Orto Botanico di Parma aveva messo a dimora qui negli anni di fondazione del giardino.
Ci piacerebbe, gradualmente e pescando tra le disponibilità di altri orti botanici, provvedere al recupero di tutte le specie non più presenti in gradino, per ricreare la stessa associazione cosmopolita di specie che Guatteri aveva composto nella sua visione originaria di oltre duecento anni fa.